sabato 2 gennaio 2016

Dio e Pietro. S01E01



Dio scruta la Terra dalla sua poltrona fluttuante, da qualche parte sopra Berlino.
Dio- L'Occidente è una culla di depravazione e cecità, una disgustosa polla di sterco fuso che catapulterei volentieri nello spazio infinito.

San Pietro si avvicina fluttuando, aria annoiata e mani giunte dietro la schiena.
Pietro- Eccoti, esterofilo dei miei maroni.

D, storcendo la bocca- Col cazzo, lo seguirebbe immediatamente l'Oriente intero, finti illuminati schiavisti della propria prole. E la fottuta Africa e le mattanze e il voodoo. Ti salvo gli svedesi. Forse.

P- Vabbè. Allora lasciamo il mondo agli svedesi. Sei tu il capo. Però ti dico come va a finire: metà si trasferiscono subito sull'equatore, perché sono esterofili come te, e muoiono come pinguini all'equatore una settimana dopo. Un quarto si impicca per il dispiacere, sai come son fatti. Rimangono un quarto di svedesi in Svezia e il resto del mondo agli animali, che son fichi, per carità, li guardiamo da secoli e sappiamo che non c'è nulla come scoparsi una balena inebriati di LSD. Però che palle dopo un po'. Ricordi com'era il mondo prima che inventassi gli umani? Che rottura di coglioni? “In principio” era un cazzo marcio, me lo hai detto tu!

D- Certo che ricordo, però stanno esagerando. Magari invento qualcos'altro.

P- Ma loro sono perfetti! Sono imprevedibili e sicuri di tutto anche se non sanno niente! Inventeranno qualcosa di epico proprio in questi giorni, ne sono sicuro! Sarà fantastico e ci sbellicheremo, come con la religione o la guerra! O Hitler! Cazzo te lo ricordi Hitler?

D- Hitler è stato una figata Pietro, ma è sempre la solita solfa, dopo Nerone nulla di nuovo.

P- Radical chic da due soldi.

D- Pensavo anche che mio figlio potrebbe cambiare atteggiamento. Lui li odia proprio.

P- Vabbè ci credo. Ogni tanto mi chiedo perché hai mandato un essere divino sulla terra.

D- Ok. Vuoi la verità? Mi aveva rotto le palle.

P- …

D- Con questa storia che io posso trombarmi e uccidere e torturare tutti gli umani che voglio, e lui no, e tutti i Santi giorni era un “babbo voglio il mio pianeta con gli umani” e così via.

P- Quindi l'hai mandato fra gli umani. Proprio nel tuo stile.

D- Ma gli avevo lasciato i poteri! Avrebbe potuto friggere tutti i fottuti ebrei e romani in un secondo! Ma no! Mille volte meglio poter rompere le gloriose uova dell'onnipotente 
coll'eterno senso di colpa del Cristo! Ho un figlio adolescente di duemila anni, Dio cane.

P- Bestemmi pure come un umano. Li ami. Non puoi friggerli.

D- Lo so...

P- Piuttosto. Che abbiamo da fare oggi?

D- In che senso? Niente...

P- Ecco il problema. Da un sacco di tempo non facciamo niente. Gli umani, gli umani, sempre con 'sti cazzo di umani, basta! Facciamo qualcosa. FAI qualcosa, Cristo, sei tu il capo. Andiamo a rompere le palle a qualcuno!

D- E a chi?

P- Tipo a qualche pezzente di dio minore! Gli spacchiamo il multiverso e ci sbellichiamo mentre tira su i cocci!

D- Come con gli umani...

P- Con te non si può parlare.

D- Non vuoi guardare in faccia la realtà. Ho visto tutto. Fatto tutto. So che l'eternità non esiste, perché il tempo è infinito ma le cose finiranno. Sono da sempre e sempre sarò, questa è la mia condanna.

P- Ok. E' vero. Allora cosa vuoi fare? Guardiamo gli umani?

D- Si.

P- Cristo.

D- Già.